Nuove Linee Guida per il trasporto Ro-Ro dei veicoli a propulsione alternativa dettate dall'EMSA
30/05/2022
Rubrica a cura dello Studio Legale Siccardi Bregante & C. - www.siccardibregante.it - studio@siccardibregante.it
Il 23 Maggio scorso, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima, in Inglese notoriamente European Maritime Safety Agency – EMSA, ha pubblicato le
Linee Guida versione 1.1 (da aggiornare nel 2023) contenenti raccomandazioni
per il trasporto in condizioni di sicurezza e nel rispetto dell’ambiente di Alternative Fuel Vehicles, di seguito
“AFVs” (“veicoli a combustibili alternativi”) sui traghetti ro-ro.
L’EMSA è una delle Agenzie Decentrate dell’Unione Europea e
ha sede a Lisbona, Portogallo; essa, prevalentemente, fornisce assistenza e
consulenza alla Commissione e agli Stati Membri nei settori della sicurezza
marittima relativa alle operazioni nave (safety), alla sicurezza marittima
relativa a minacce terroristiche (security, ) e cerca di fornire risposte e
soluzioni in materia di prevenzione dell’inquinamento marino causato dalle navi
e/o dagli impianti per l’estrazione di gas e di petrolio. Nondimeno, EMSA contribuisce,
con la sua attività, all’efficienza complessiva del traffico e del trasporto
marittimo, in modo da facilitare l’istituzione di uno spazio europeo per il
trasporto marittimo senza frontiere.
EMSA definisce AFVs tutti i veicoli elettrici a batteria (Battery Electric Vehicles o “BEV”), i veicoli elettrici ibridi plug-in (Plug-in Hybrid Electric Vehicles o PHEV), i veicoli elettrici
ibridi (Hybrid Electric Vehicle o
HEV) e quelli alimentati da altri carburanti alternativi al diesel o alla
benzina.
Nel 2021, gli AFVs immatricolati in UE sono stati il 38%
della totalità del parco veicoli e – attualmente – i dati lasciano presagire
che la percentuale sia in aumento. La crescita esponenziale del numero di AFVs e
dei casi di trasporto degli stessi a bordo di navi ro-ro sono diventati un
motivo di seria preoccupazione per la sicurezza del trasporto, in
considerazione dei noti casi, non infrequenti, di incendio nei garage delle
navi ro-ro e il timore che i carburanti o le batterie degli AFVs possano
incrementare il rischio di incendio a bordo: si pensi, infatti, alle
problematicità che possono derivare da propellenti come i gas liquefatti (LNG e
LPG), i gas compressi, l’idrogeno e il litio o altre sostanze presenti in
quantità all’interno dei pacchi batteria.
Per questa ragione, EMSA ha pubblicato tali Linee Guida che hanno
lo scopo di fornire delle raccomandazioni per il trasporto in sicurezza degli AFVs
a bordo dei ro-ro, così supportando gli Stati di bandiera, gli Stati dei porti,
gli armatori o le altre parti coinvolte a portare a termine con successo le
operazioni di trasporto.
Oltre a una sezione introduttiva (Paragrafo 1), le Linee Guida
si dividono in due parti: la prima (Paragrafo 2) è dedicata ai traghetti ro-pax
(ro-ro passenger), la seconda,
invece, alle navi ro-ro cargo e a quelle PCTC (Pure Car and Truck Carrier),
ossia porta veicoli (Paragrafo 3).
Le Linee Guida includono anche vari allegati che forniscono
informazioni tecniche, suggerendo le appropriate misure antincendio da adottare
a seconda della tipologia di AFV coinvolti.
Il Paragrafo 1.4.1 prescrive che venga preliminarmente
condotta una valutazione dei rischi per ogni nave, così da individuare un piano
di prevenzione conforme alle procedure del Codice ISM (Codice internazionale di gestione della sicurezza delle navi), in tal
modo garantendo dai potenziali rischi le persone a bordo, la sicurezza
della nave e l'ambiente.
Al Paragrafo 1.4.2 - facendo riferimento alle varie tipologie
di carburanti contenuti nei serbatoi e alle sostanze chimiche delle batterie
delle auto - tra i vari sinistri che si possono verificare durante il trasporto,
sono elencati: le perdite di carburante con conseguente rischio di propagazione
di un incendio, la dispersione di gas compresso, la rottura dei serbatoi di
idrogeno, le esplosioni. Pertanto, la valutazione dei rischi dovrà individuare
una procedura specifica per ogni nave volta alla prevenzione e allo spegnimento
degli incendi che coinvolgono gli AFVs e che dovrà essere tenuta a bordo.
Il Paragrafo 2.1 delle Linee Guida, specifica che i veicoli
elettrici sono mediamente più pesanti del 25% rispetto ai veicoli convenzionali:
ciò va tenuto in debita considerazione al momento della caricazione onde
evitare problemi alla stabilità della nave.
Per ciò che riguarda le precauzioni volte alla prevenzione degli
incendi, il Paragrafo 2.2 prescrive al caricatore di un AFV di fornire
all’armatore una dichiarazione contenente le informazioni inerenti alla
tipologia di carburante con cui è alimentato il veicolo, già al momento della
prenotazione del viaggio e confermarla, se possibile, al momento del check-in. Le informazioni raccolte
permetteranno all’equipaggio della nave di stivare nel modo migliore i mezzi e
di intervenire efficacemente in caso di sinistro. In ogni caso, per essere
ammessi a bordo, gli AFVs devono essere conformi alla disciplina prevista dal
Codice IMO relativo al trasporto di beni pericolosi (The International Maritime
Dangerous Goods Code).
Infatti, non dovrà essere in ogni caso consentito l’imbarco
di veicoli che presentino perdite di carburante o gas; allo stesso modo, qualora
la batteria dei veicoli elettrici sia danneggiata o difettosa, i veicoli potranno
essere imbarcati soltanto dopo la rimozione della stessa. Poi, la ricarica dei
veicoli elettrici a bordo delle navi passeggeri ro-ro non è ammessa, salvo che l’armatore
effettui una valutazione del rischio comprendente tale ulteriore fattore e,
conseguentemente, attui le misure necessarie di prevenzione del rischio di
incendio.
I garage delle navi ro-ro destinati ad accogliere gli AFVs
devono essere dotati di appositi rilevatori antincendio come previsto dal Paragrafo
2.3.1; é necessario, altresì, che venga approntato un sistema di videosorveglianza
nei garage che consenta agli addetti al carico di monitorare costantemente gli
AFVs presenti a bordo.
Come descritto al Paragrafo 2.2.4, i membri dell'equipaggio
che svolgono compiti di pattugliamento antincendio devono essere adeguatamente formati
circa le caratteristiche e le condizioni di trasporto in sicurezza degli AFVs e,
inoltre, devono essere equipaggiati con una telecamera a infrarossi e con un
rilevatore di gas portatile.
Si specifica che le squadre antincendio devono prestare
particolare attenzione agli indicatori di un possibile incendio, quali, ad
esempio: il fumo o il calore emessi dalle parti del veicolo in cui normalmente
si trova la batteria, gli scoppi provenienti dalle celle della batteria, i
rumori derivanti dall'apertura delle valvole di sovrapressione dei serbatoi di
CNG o LNG.
Il Paragrafo 2.4 riguarda il piano antincendio di bordo: esso
deve dettagliare le azioni di mitigazione di tutti i rischi prevedibili causati
da un incendio che coinvolga gli AFVs, il numero, il tipo e la capacità delle
attrezzature fisse e portatili in dotazione alla squadra antincendio,
l'appropriata strategia antincendio per garantire l'operatività della squadra e
contenere gli effetti distruttivi, tenendo in considerazione gli spazi del
ro-ro e la possibilità di contaminazione dell’aria da parte di gas tossici,
l’attività da svolgere al fine di prevenire la riaccensione dell’incendio una
volta estinto.
Almeno ogni due mesi dovrà essere effettuata un'esercitazione
antincendio - simulando uno scenario che riguardi anche gli AFVs - conforme ai
requisiti delle Regole SOLAS III/19.3 e III/30.
La Sezione 3 (Paragrafo 3) delle Linee Guida è dedicata alle navi
ro-ro cargo e alle PCTC (Pure Car and Truck Carrier), ossia navi adibite
esclusivamente al trasporto di veicoli.
Giova segnalare, in proposito, alcune disposizioni
specifiche tra le quali il Paragrafo 3.2.3 che riguarda il livello di carica delle
batterie degli AFVs stivati a bordo: in generale, i veicoli elettrici
dovrebbero avere valori di SoC (State Of
Charge) compresi tra il 20% e il 50% di carica. Sebbene il SoC non
influisca sull'energia totale rilasciata dall'incendio di una batteria, esso
però determina il tasso di crescita e di picco del calore rilasciato, per cui
le batterie con livelli di SoC più elevati tenderanno a rilasciare calore con
picchi più elevati e molto più velocemente rispetto alle batterie con livelli
di SoC più bassi. Tenendo in considerazione i punti precedenti, occorre
prestare particolare attenzione ai valori massimi di SoC raccomandati dalle
case automobilistiche
quando si caricano i veicoli elettrici.