Porto di Genova: addio alla carta per i varchi portuali
13/05/2022
Parte il 16 maggio la sperimentazione promossa da
Assagenti in collaborazione con Yang Ming Italy
Lunedì
16 maggio prenderà il via il percorso verso la completa abolizione della carta
ai varchi portuali, con l’introduzione di un pin che garantirà la verifica a
sistema della documentazione necessaria all’importazione delle merci e alla
loro uscita dall’area portuale. La digitalizzazione di questo processo passerà
attraverso una fase di test di oltre un mese, necessaria a rodare le nuove
funzionalità e a perfezionarle.
Introdotta
nel 2021 da un’ordinanza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure
Occidentale, la nuova procedura consentirà agli autotrasportatori di ridurre le
attese, di non scendere più dal veicolo e di preannunciare l’arrivo al terminal
dei propri automezzi, con un maggiore incremento soprattutto della sicurezza.
Si
tratta di un traguardo a cui tutta la comunità portuale lavora da tempo, tra
cui Assagenti, l’Associazione degli agenti e dei broker marittimi genovesi, che
siede tra le categorie che hanno partecipato attivamente al tavolo tecnico
costituito dall’Adsp e che darà il via alla fase di collaudo del sistema con
l’ausilio iniziale di una delle sue storiche aziende associate, Yang Ming
Italy, parte del Gruppo Finsea.
Paolo
Pessina, Presidente di Assagenti “Come Associazione abbiamo svolto un
importante lavoro di coordinamento con i nostri associati, con le istituzioni e
le altre categorie per permettere che questo cambiamento giovasse a tutto il
sistema. Possiamo tranquillamente asserire che porteremo il nostro porto al più
alto livello di digitalizzazione nazionale e sono convinto che questo Genova verrà
considerata come un esempio per tutta la portualità italiana”.
L’applicazione
su cui verranno caricati i documenti necessari all’importazione delle merci e
attraverso cui viene rilasciato il codice univoco identificativo per
l’autotrasportatore (pin) è stata realizzata da Hub Telematica, società
partecipata anche da Assagenti, che già si occupa della digitalizzazione dei
processi portuali. Si tratta di una soluzione che si propone come modello da
imitare anche negli altri porti italiani. Tutti gli operatori coinvolti nella
fase import avranno a che fare con un’unica interfaccia senza più utilizzare
e-mail o fogli di carta.
“L’introduzione
di uno strumento come il pin è solo un nuovo passo nel percorso di
digitalizzazione documentale. Passaggio
complesso, certamente non banale sia dal punto di vista tecnologico che
procedurale, che solo l’esperienza sul campo permetterà di valutare, affinare e
fare evolvere. Il vero valore, ancora una volta, è il lavoro di squadra di quel
grande laboratorio di ricerca e sperimentazione logistica che può essere solo
il porto di Genova e la sua comunità” dichiara Giorgio Cavo Presidente di Hub
Telematica.
«Da
oltre quarant’anni la compagnia Yang Ming Line, rappresentata dal Gruppo
Finsea, scala il porto di Genova – racconta Massimo Marzani, deputy managing
director di Yang Ming Italy – da qui non ce ne siamo andati nemmeno negli anni
più tosti e da sempre, accanto alla nostra associazione di categoria,
Assagenti, facciamo la nostra parte per contribuire a migliorare il servizio
offerto dal porto: fa parte dei nostri valori aziendali e della responsabilità
che sentiamo di avere in quanto storici membri della comunità portuale».