Il punto sul Programma Straordinario di investimenti per ripresa e sviluppo del Porto di Genova
25/09/2020
Rubrica a cura dello Studio Legale Siccardi Bregante & C. - www.siccardibregante.it - studio@siccardibregante.it
Il Commissario per la
ricostruzione del viadotto Polcevera dell’autostrada A10, in attuazione
dell’art. 9-bis della Legge di conversione n. 130 del 16.11.2018 del
“Decreto Genova”, aveva già adottato con Decreto n. 2 datato 15.01.2019
il Programma Straordinario di investimenti proposto dall’autorità di Sistema
Portuale che mira ad accelerare l’esecuzione degli interventi per
l’accessibilità e la ripresa economica del porto, dell’area portuale industriale
di Genova Sestri Ponente e dell’aeroporto tramite la realizzazione di nuove
opere e infrastrutture per un costo complessivo di circa 2 miliardi di Euro. Considerata
l’estrema urgenza degli investimenti programmati, la L. 130/2018 art. 1 prevede
delle deroghe alla normativa generale degli appalti. L’impianto delle deroghe
alla materia si ispira alla direttiva 2014/24 dell’Unione Europea la quale, tra
i vari obiettivi, cerca di semplificare le procedure eliminando le molte
situazioni di superflua complessità, promuove le procedure di appalto
informatizzate e cerca di garantire maggiore flessibilità alle procedure
d’appalto coniugando il rispetto delle norme vigenti ed il miglioramento delle
condizioni di accesso al mercato con il principio della snellezza operativa. Le
procedure semplificate, la contrazione dei tempi autorizzativi e il ricorso all'appalto
integrato, contraddistinto dall'unione in capo ad un solo soggetto sia
dell'attività di progettazione che di esecuzione dell’opera, hanno consentito
di ridurre le tempistiche necessarie per svolgere le attività propedeutiche
alla sottoscrizione dei contratti di appalto.
Il Programma Straordinario di
investimenti, si articola in 4 macro aree di intervento, rappresentate da:
infrastrutture di accessibilità, sviluppo delle infrastrutture portuali,
collegamenti intermodali a favore dell’aeroporto e progetti di integrazione tra
la città di Genova e il suo porto.
Già nel 2019 erano stati
aggiudicati 134 milioni di Euro per i lavori relativi alla nuova viabilità
interna del bacino di Genova Sampierdarena: il nuovo snodo logistico che si
configurerà nel Marzo del 2023 permetterà di separare la viabilità urbana dal
traffico portuale facilitando l’accesso dei mezzi pesanti alla rete
autostradale ligure.
Nel 2020 sono stati aggiudicati e/o
sono in corso di aggiudicazione lavori per 380 milioni di Euro: tra le opere principali
vi sono il potenziamento del collegamento ferroviario fra i terminal
Bettolo/Sanità e la Val Polcevera, il riassetto del sistema di accesso alle
aree del bacino portuale di Genova Prà tramite la costruzione di un nuovo
viadotto autostradale e la realizzazione di un fascio di 6 binari a servizio
del terminal nell’area sottostante il viadotto, la riqualificazione del silos cd.
“Hennebique” con l’apporto di capitale privato e, infine, l’ampliamento delle
infrastrutture aeroportuali.
Per il 2021 è previsto il
completamento dell’affidamento delle opere del Programma: tra quelle più
rilevanti vi sono la nuova diga foranea che potrà garantire l’accesso e la
manovra di navi di dimensioni maggiori. A lavoro ultimato tutte le banchine di Sampierdarena avranno davanti a loro
circa 400 metri di specchio acqueo
contro i 160-170 metri attuali. Un ampliamento tale da consentire la
navigazione in sicurezza delle navi portacontainer da 400 metri fornire
un’adeguata protezione ai bacini interni, alleggerire la commistione fra il
traffico destinato ai terminal commerciali e quello relativo alle riparazioni
navali e alla nautica da diporto. La diga che si configurerà a progetto
ultimato, sarà lunga 3,2 chilometri e larga quasi 500 metri. Infine, nell’area
industriale-cantieristica di Sestri Ponente è in programma l’esecuzione dei
lavori per l’adeguamento idraulico, la razionalizzazione e il miglioramento
dell’accessibilità, adeguando la capacità a navi di dimensioni maggiori
mediante la realizzazione di un nuovo bacino di 440 metri di lunghezza,
l’estensione dell’area industriale e lo spostamento della linea ferroviaria.
Vista l’importanza del sistema logistico portuale
ligure, primo in Italia per merci movimentate e sesto in ambito europeo per il
servizio alle industrie e ai mercati dell’Europa, la Legge 130/2018, oltre alle
opere infrastrutturali del Programma Straordinario, prevede altri interventi
per favorire la transizione verso uno smart
port efficiente e ben integrato con le supply
chain, attraverso digitalizzazione, innovazione tecnologica,
razionalizzazione dei flussi di merci in ingresso e in uscita dal Porto. In tal
senso, l’art. 7 della Legge 130/2018 prevede la costituzione della “Zona
logistica semplificata” che vorrebbe favorire l’attrazione di investimenti
privati e prevede incentivi per lo sviluppo del trasporto ferroviario. Non da
ultimo, la Legge prevede misure a sostegno delle imprese della filiera del
trasporto che hanno subito una pesante riduzione delle attività e, contemporaneamente, un aumento
delle difficoltà operative a seguito del crollo del ponte “Morandi”.