Russia: il 14° pacchetto di sanzioni UE - nuove restrizioni per il settore dei trasporti marittimi
22/07/2024
Studio Legale Armella & Associati - www.studioarmella.it - segreteria@studioarmella.com
Il quattordicesimo
pacchetto di sanzioni UE nei confronti della Federazione russa, approvato lo
scorso 24 giugno, oltre a rafforzare le misure restrittive finanziarie e le
restrizioni all’import e all’export (specie con riferimento al settore del gas)
già disposte dai precedenti pacchetti, introduce nuove importanti limitazioni
nel settore del trasporto marittimo.
L’Unione europea,
infatti, ha disposto alcuni divieti di accesso ai porti e di fornitura di
servizi. Nello specifico, le navi destinatarie delle misure sono quelle che
risultano impiegate per il trasporto di attrezzature militari destinate alla
Russia o per il supporto al settore energetico russo, attraverso il trasbordo
di gas o dei suoi componenti.
Altre misure
residue riguardano le navi adoperate per il trasporto di cereali ucraini sottratti
da parte delle forze occupanti.
Vietato anche la
navigazione per le petroliere che ricorrono a pratiche ingannevoli, in
violazione della normativa convenzionale internazionale e della c.d. “Price Cap
Coalition”, ossia il tetto al prezzo del petrolio russo che ha l'obiettivo di ridurne
le esportazioni. L’elenco delle navi interessate dal divieto, attualmente 27,
sarà costantemente monitorato e, se del caso, aggiornato per garantire una
resistenza costante contro la flotta russa.
Dopo un periodo di
transizione di nove mesi, sarà vietato anche l’utilizzo dei porti unionali per
il trasbordo di gas liquefatto russo.
Ulteriori
restrizioni, infine, riguardano il settore dei trasporti aerei. Il nuovo
pacchetto ha esteso il divieto di atterrare, decollare o sorvolare il
territorio UE a tutti gli aeromobili, non destinati a un volo di linea, immatricolati
in Russia, posseduti, noleggiati o controllati da soggetti russi. Esteso anche,
a partire dal 26 luglio 2024, il divieto di trasporto merci su strada
all’interno del territorio dell’Unione europea per tutte le imprese di
proprietà per almeno il 25% di una persona o di una Società russa e stabilite
in UE dopo l’8 aprile 2022.