Piattaforme offshore in acque territoriali: accisa ordinaria sui carburanti
20/05/2025
Rubrica a cura dello Studio Legale Armella & Associati - www.studioarmella.it - segreteria@studioarmella.com
Con l’avviso del 4
marzo 2025, l’Agenzia delle dogane ha chiarito che i carburanti destinati alle
piattaforme offshore situate all’interno delle acque territoriali sono
soggetti ad accisa, salvo specifiche ipotesi di esenzione o agevolazione. Il
chiarimento si è reso necessario a seguito dell’entrata in vigore della recente
riforma doganale (d.lgs. 141/2024), che ha abrogato l’articolo 132 del
previgente Testo unico sulla legge doganale (Tuld), ponendo fine al regime di
non imponibilità generalizzata precedentemente applicabile a tali forniture.
In assenza di una
norma che riproduca l’esenzione prevista dal previgente articolo 132 del Tuld,
le forniture destinate alle piattaforme in mare territoriale devono ora essere
assoggettate al regime ordinario dell’accisa. L’Agenzia ha tuttavia confermato
che devono essere continuate ad applicarsi le agevolazioni previste dalla normativa
vigente, qualora ricorrano specifiche condizioni di impiego.
In particolare, è
prevista l’esenzione totale per i prodotti energetici utilizzati nei pozzi
petroliferi per la diluizione degli oli greggi, la preparazione dei fanghi da
perforazione e le altre operazioni tecnicamente necessarie. Resta inoltre
applicabile l’aliquota ridotta per i prodotti utilizzati nei motori fissi delle
piattaforme destinati alla generazione di forza motrice o energia termica. Nel
caso di impiego di gas naturale per le stesse finalità, si applica l’aliquota
agevolata prevista dalla disciplina vigente.
L’Agenzia ha anche
ricordato che i prodotti energetici impiegati per la produzione di energia
elettrica a bordo delle piattaforme sono soggetti alle aliquote ordinarie, salvo
applicazione della riduzione prevista nei casi di autoproduzione. Restano
inoltre fermi gli obblighi di contabilità e registrazione previsti dalla
normativa sulle accise.