La nuova “Infectious or Contagious Diseases Clause” proposta da BIMCO per i time charter-parties

27/07/2022

La nuova “Infectious or Contagious Diseases Clause” proposta da BIMCO per i time charter-parties

Rubrica a cura dello Studio Legale Siccardi Bregante & C. - www.siccardibregante.it - studio@siccardibregante.it

La manifestazione di malattie infettive su scala pandemica o epidemica ha storicamente avuto un profondo impatto sul settore marittimo i cui operatori si sono dovuti confrontare con l’inevitabile imposizione di quarantene, o altre restrizioni, comminate alle navi e agli equipaggi venuti a contatto con i virus per contrastarne la diffusione nei porti di successivo approdo.
Nell’ ultimo ventennio, per esempio, si sono succedute la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), l’Ebola e, da ultimo, il Covid-19 che, in pochi anni, hanno avvalorato il principio per cui la comparsa di malattie epidemiche si presenta come inevitabile, imprevedibile e, soprattutto, ciclica.
In tale contesto, a partire dal 2015, il Baltic International Maritime Council (BIMCO) ha proposto all’industria marittima l’introduzione nei contratti di noleggio di una “Infectious or Contagious Diseases Clause”, diretta a regolamentare i rapporti tra armatore e noleggiatore in risposta al diffondersi di qualsiasi malattia grave. Si deve trattare di una malattia “highly infectious or contagious disease that is seriously harmful to humans”, nelle circostanze in cui la nave debba viaggiare verso una “affected area”, o area a rischio di quarantena o di altre restrizioni a causa del fatto che la nave è precedentemente approdata in un porto ove esisteva un rischio di infezione.

Con l’avvento del Covid-19 la clausola ha mostrato alcuni limiti, soprattutto con riferimento ai contratti di noleggio a tempo: sebbene il tasso di mortalità da Covid-19 fosse relativamente basso per abitante, la gravità della malattia si è manifestata in ragione dell’elevata trasmissibilità della stessa e per i tempi relativamente lunghi di incubazione, rendendo così molto difficile localizzarla in aree determinate e imporre quarantene agli infetti (o ai potenziali infetti).
In tale scenario, nel giugno 2022, BIMCO ha redatto e proposto per i time charter-parties una nuova clausola “Infectious or Contagious Diseases Clause” (IOCD 2022), concepita per operare sia in risposta ad una situazione pandemica (come quella da Covid-19), che per focolai epidemici concentrati a livello regionale (come, ad esempio, quelli da Ebola).
La IOCD 2022 è stata redatta partendo dal presupposto che non tutte le malattie saranno pericolose per la vita umana. Adottando una terminologia sufficientemente generica per essere utilizzata in relazione a malattie future sconosciute, BIMCO ha riformulato la definizione di malattia precedentemente adottata, disponendo l’operatività della clausola ai casi di “highly infectious or contagious disease that may cause serious illness to humans” (“Disease”), che dovrà, pertanto, essere oggetto di valutazione caso per caso.

Attraverso la IOCD 2022 l’armatore si impegna ad adottare, nel corso dell’esecuzione del contratto, tutte le misure “reasonable, applicable and available” per evitare che la nave, l’equipaggio e le altre persone a bordo siano esposti alla Disease di volta in volta identificata. Tali misure di prevenzione riguardano sia le attrezzature fornite (quali i dispositivi di protezione individuale) che le azioni assunte per evitare che le persone che si trovano a bordo della nave entrino in contatto con altri soggetti (es.: il divieto di accesso a bordo da parte di terzi). Armatore e noleggiatore possono concordare un limite di spesa a carico dell’armatore nell’adottare tali misure, oltre il quale gli oneri sono a carico del noleggiatore; in assenza di volontà al riguardo, tutti gli oneri restano a carico dell’armatore.

L’inadempimento da parte dell’armatore dell’obbligo di adottare le suddette misure di prevenzione non è oggetto di trattazione nella clausola: sul punto sarà pertanto necessario fare riferimento alle regole generali applicabili al charter party.

Il paragrafo (c) della IOCD 2022 riflette la natura del contratto di noleggio a tempo, per il quale sono i noleggiatori ad avere il controllo commerciale della nave e – per regola – rispondono dei ritardi della nave: infatti, la clausola prevede che durante il periodo in cui la nave sia messa in quarantena, non sia ammessa in un porto o il cui viaggio sia altrimenti ritardato in ragione di una Disease, la nave rimane on-hire e il noleggiatore risponde di eventuali perdite o danni sostenuti dall’armatore a causa di tale ritardo.
Qualora, invece, i predetti impedimenti e/o ritardi della nave siano in qualche modo riconducibili all’armatore o derivino da attività della nave antecedenti alla conclusione del charter party, la nave sarà messa off-hire per il tempo “perso” e l’armatore risponderà per eventuali perdite, danni e/o spese dirette sostenute dal noleggiatore.

La clausola dà atto, sub paragrafo (d), che la nave non è obbligata a procedere verso, o a restare in, un luogo in cui, secondo il ragionevole giudizio dell’armatore, esista un rischio elevato di Disease per l’equipaggio o per altre persone a bordo della nave, che non possa essere evitato adottando una delle predette misure di prevenzione. In tal caso l’armatore dovrà notificare al noleggiatore una comunicazione scritta (la c.d. Exposure Risk Notice) nella quale viene segnalato e documentato il rischio di esposizione della nave a una Disease riscontrabile nel porto che la nave dovrebbe raggiungere su richiesta del noleggiatore.

Qualora venga legittimamente notificata una Exposure Risk Notice al noleggiatore, l’armatore ha diritto di richiedere al noleggiatore nuovi ordini di viaggio, che dovranno pervenire entro un termine ragionevole. In attesa di tali istruzioni, la nave – che resta on-hire potrà essere condotta nel luogo sicuro più vicino, ferma la responsabilità del noleggiatore per tutti danni reclamati all’armatore dai titolari del carico in ragione del tempo perso in attesa che il noleggiatore fornisca nuove istruzioni di viaggio.

Infine, in appendice alla clausola – paragrafo (f) - si prevede un dovere del noleggiatore di incorporare la IOCD 2022 inserita nel time charter party nei contratti di noleggio, nelle polizze di carico, nelle lettere di vettura e in ogni altro documento attestante il contratto di trasporto emessi in relazione al time charter in questione.

Tenuto conto della regolamentazione convenzionale proposta, l’inserimento della IOCD 2022 nei time charter parties avrà l’effetto, da un lato, di consentire l’adozione di un approccio equilibrato rispetto all’allocazione dei rischi correlati alla Disease tra armatore e noleggiatore e, dall’altro, di garantire la continuità del contratto di noleggio in essere, consentendo alle parti di limitare il rischio di controversie potenzialmente costose oltre che di interruzioni della catena dei rapporti contrattuali insistenti sul contratto di noleggio.


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