Energia e ADSP: via libera alle comunità energetiche rinnovabili

27/05/2022

Energia e ADSP: via libera alle comunità energetiche rinnovabili

Rubrica a cura dello Studio Legale Cuocolo, Genova-Milano - www.cuocolo.it - studio@cuocolo.it

In data 18 maggio 2022 è entrato in vigore il D.L. n. 50/2022 (c.d. Decreto Aiuti), recante «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina», con cui, peraltro, è stata riconosciuta alle Autorità di Sistema Portuale la possibilità di costituire una o più comunità energetiche rinnovabili (c.d. CER), definite dall’art. 2 della direttiva UE 2018/2001 RED 2 come soggetti giuridici il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui operano, piuttosto che profitti finanziari.

Il “Decreto aiuti”, che consta di ben 59 articoli, prevede una serie di misure volte a contrastare gli effetti della crisi derivanti dalla guerra in Ucraina e specificamente: misure in materia di energia, misure a sostegno della liquidità delle imprese, misure per la ripresa economica, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti e misure in materia di politiche sociali, accoglienza e finanziarie.
Di particolare importanza risultano essere le misure in materia di energia volte a favorire la decarbonizzazione del Paese, attraverso la riduzione dei costi e lo snellimento dei procedimenti necessari per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili, nel cui solco si colloca anche l’art. 9, comma 2, il quale, come anticipato, riconosce alle Autorità di Sistema Portuale la possibilità di costituire una o più comunità energetiche rinnovabili.

Specificamente, l’art. 9, comma 2, del D.L. 50/2022, considerato che i porti sono tra le infrastrutture maggiormente energivore del Paese, prevede che le Autorità di Sistema Portuale, in deroga a quanto previsto dall’art. 6, comma 11, della L. n. 84/1994 e in coerenza con il documento di pianificazione energetica e ambientale di cui all’articolo 4-bis della medesima legge n. 84 del 1994, possano costituire «una o più comunità energetiche rinnovabili ai sensi dell’articolo 31 del d. lgs. 199/2021», i cui incentivi si potranno estendere anche ad impianti di potenza superiore a 1 MW.
In altri termini, la novella introdotta dal “Decreto aiuti”, incentiverà il consumo di energia da fonti rinnovabili anche nelle aree portuali, imprimendo un’accelerata notevole alla transizione ecologica del Paese.

In definitiva, nei prossimi anni le Autorità di Sistema Portuale, grazie alla possibilità di costituire comunità energetiche rinnovabili, ricopriranno un ruolo cardine per lo sviluppo economico e sostenibile del Paese, ispirato alla crescita sostenibile, «alla decarbonizzazione del sistema energetico e per il perseguimento della resilienza energetica nazionale».


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