Anche gli yacht e le parti di ricambio incluse nella black list verso la Russia
27/05/2022
Rubrica a cura dello Studio Legale Armella & Associati - www.studioarmella.it - segreteria@studioarmella.com
Con la risposta alle domande degli operatori del 2
maggio 2022, ripresa dall’Agenzia delle Dogane il 17 maggio 2022, la
Commissione UE ha fornito importanti chiarimenti in merito ai dubbi posti dagli
esportatori sui beni di lusso verso la Russia, precisando, in particolare, il
valore di riferimento per gli accessori e i pezzi di ricambio di veicoli e
imbarcazioni.
Il Regolamento
UE 428/2022, ha introdotto uno specifico divieto di esportazione verso la
Russia dei “prodotti di lusso”, una black list comprensiva di numerosi
prodotti Made in Italy, come gli yacht e gli altri veicoli, anche
navali, dal valore unitario superiore ai 50.000 euro, così come le moto vendute
per più di 5.000 euro, nonché i vini, tartufi, abbigliamento e gioielli del
valore superiore a 300 euro per articoli. La lista comprende, tuttavia, anche molti
altri beni specificamente indicati nell’all. XVIII del Regolamento 428/2022, come,
per esempio, occhiali, profumi e prodotti elettronici.
La Commissione UE ha chiarito, in particolare, il
valore di riferimento applicabile agli accessori e ai pezzi di ricambio inerenti
tutti i veicoli e le imbarcazioni oggetto dei divieti, fornendo una risposta
operativa particolarmente significativa, ripresa dalla stessa Agenzia delle
Dogane con un avviso pubblicato il 17 maggio 2022.
Rispetto alla questione relativa al valore relativo ai
prodotti classificabili come “accessori” e “parti di ricambio” per gli yacht e
i veicoli oggetto dei divieti con valore superiore ai 50.000 euro, la
Commissione UE e la Dogana italiana hanno, infatti, precisato che tali prodotti
sono in ogni caso oggetto delle sanzioni alla Russia, anche se il prezzo degli
accessori è inferiore a tale somma. In
queste ipotesi, infatti, necessita di applicarsi esclusivamente il valore di
300 euro per articolo. Solo nel caso in cui le parti di ricambio delle imbarcazioni
abbiano un prezzo inferiore saranno, pertanto, liberamente esportabili in
Russia.
La Commissione UE ha, inoltre, specificato il
significato da attribuire al termine ”articolo”, sulla base del quale computare
il valore di riferimento dei 300 euro. Secondo la Commissione europea, in
particolare, per ”articolo” deve intendersi l’unità supplementare individuata
nella dichiarazione di esportazione (DAU). Il termine “articolo” necessita di
intendersi, pertanto, come qualsiasi imballaggio utilizzato per la vendita al
dettaglio. Nel caso in cui si tratti di prodotti alcolici, per esempio, la
confezione di tre birre è valutata come un unico articolo se venduta come un solo
imballaggio, mentre la singola bottiglia di vino è classificabile come un unico
prodotto se acquistata separatamente.