Navi autonome e convenzioni internazionali: si naviga verso l'applicablità

27/09/2021

Navi autonome e convenzioni internazionali: si naviga verso l'applicablità

Rubrica a cura dello Studio Legale Mordiglia, Genova-Milano - www.mordiglia.it - mail@mordiglia.it

Le navi a guida autonoma stanno ormai diventando una realtà operativa (è di ottobre 2020 la pubblicazione da parte della Commissione europea delle linee guida operative dell'UE sulle prove delle navi di superficie autonome marittime) ed attirano l’attenzione anche degli organismi internazionali che promuovono le convenzioni internazionali che regolano la navigazione.

Il termine navi autonome o “MASS” (Maritime Autonomous Surface Ship) ricomprende, come noto, diverse “gradazioni” di navi automatizzate, ovvero:

-Navi con processi automatizzati e supporto decisionale;
-Navi controllate da remoto con equipaggio a bordo;
-Navi controllate da remoto senza equipaggio a bordo;
-Navi completamente autonome, in cui il sistema operativo è in grado di prendere decisioni e determinare la rotta senza alcun intervento umano.

L’IMO International Maritime Organization ha da subito avviato diversi studi tesi alla creazione di regole, tecniche e giuridiche, per operare le navi autonome in maniera sicura, compatibile con l’ambiente e conforme alle regole dettate dalle diverse convenzioni internazionali create da questo organismo.
A partire dal 2018, infatti, il Maritime Safety Committee dell’IMO ha avviato un gruppo di lavoro per la redazione di uno studio denominato “Regulatory Scoping Exercise”, che è stato presentato nel corso della sessione 103 del comitato (Maggio 2021). Lo studio contiene la valutazione, da un punto di vista tecnico, dell’impatto che l’entrata in servizio delle MASS potrà avere sul sistema esistente di regole dettate dalle convenzioni internazionali in tema di sicurezza della navigazione (prima fra tutte, la Convenzione SOLAS), con l’individuazione delle divergenze e delle conformità tra le disposizioni contenute negli strumenti convenzionali e le specifiche caratteristiche delle navi autonome. 
Allo stesso tempo, anche il Legal Committee dell’IMO ha avviato il suo “Regulatory Scoping Exercise”, teso a valutare se e con quale modalità le convenzioni internazionali dell’IMO in tema di responsabilità derivanti dall’esercizio delle navi possano essere applicate alle navi autonome e quali conseguenze abbia la loro applicazione ad esse. Lo studio è stato presentato alla sessione 108 del comitato, tenutasi tra il 26 ed il 30 Luglio 2021.
Per ogni strumento convenzionale esaminato (tra di essi troviamo la Convenzione CLC con i relativi protocolli, la Convenzione LLMC con i relativi protocolli, la Convenzione di Atene sul trasporto di passeggeri, la Convezione sul salvataggio e la Convenzione di Nairobi sulla rimozione dei relitti) il gruppo di studio ha valutato se lo strumento i) fosse applicabile alle navi autonome, ii) fosse applicabile ad esse senza impedirne le operazioni e non richiedesse aggiustamenti o iii) fosse applicabile ad esse senza impedirne le operazioni ma richiedesse modifiche o integrazioni, ovvero iv) non fosse applicabile alle navi autonome.
La conclusione dello studio è che le operazioni delle MASS possono trovare una disciplina nelle regole internazionali IMO esistenti, senza che via sia la necessità di prevedere nuovi ed appositi strumenti convenzionali, benchè alcune delle disposizioni contenute nelle convenzioni richiederanno modifiche o la redazione di norme interpretative uniformi al fine di dirimere eventuali criticità legate alla specifica tipologia delle navi autonome. 
Tra di esse, si segnalano le criticità relative alla terminologia da adottare per definire i soggetti disciplinati dalle norme e quelle relative al ruolo e responsabilità del comandante della nave ed al ruolo e responsabilità dell’operatore remoto (come, ad esempio, la definizione per le navi autonome dei concetti di dolo o colpa grave  ), che sia il Maritime Safety Committee che il Legal Committee hanno concluso debbano essere la priorità del lavoro da intraprendere da parte di entrambi i comitati, con un impegno sinergico. 
Alla chiusura della sessione del comitato, il Segretario Generale dell’IMO ha così commentato il lavoro svolto “This concludes the first step the Organization has undertaken to determine how the introduction of autonomous ships is going to affect IMO's regulatory framework. I am sure that in the future, Legal Committee will work together with MSC and FAL Committees, to ensure that IMO treaties are ready for the introduction and operation of MASS on a global scale” (trad… Questo conclude il primo passo che l'Organizzazione ha intrapreso per determinare come l'introduzione delle navi autonome influenzerà il quadro normativo dell'IMO. Sono sicuro che in futuro, il Comitato Legale lavorerà insieme ai comitati MSC e FAL, per garantire che i trattati IMO siano pronti per l'introduzione e il funzionamento delle MASS su scala globale).
È interessante notare, infine, che il gruppo di lavoro ha evidenziato come anche altri strumenti convenzionali non redatti in seno all’IMO ma fondamentali nell’esercizio della navigazione marittima, primo fra tutti la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), benchè non presi in considerazione nello studio dovranno essere compresi nel lavoro di adattamento delle norme per disciplinare le MASS



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