Commercio internazionale e origine dei prodotti
21/07/2021
Rubrica a cura dello Studio Armella, Genova - Milano- www.studioarmella.com - armella@studioarmella.com
L’indagine “a tavolino” sull’origine dei
prodotti non è sufficiente a supportare una rettifica dell’Agenzia delle dogane,
se è priva di riscontri concreti sui beni, sulle imprese, sui luoghi di
produzione e sui flussi delle merci oggetto di importazione. È questo il
principio espresso dalla Commissione tributaria provinciale di Venezia con le
sentenze 7 giugno 2021, nn. 456 e 457 e ribadito dalla Commissione tributaria
provinciale di La Spezia, con la sentenza 29 giugno 2021, n. 130.
La vicenda trae origine dall’importazione
di tubi di acciaio, dichiarati di origine indiana, che ad avviso della Dogana
avrebbero avuto origine cinese, con conseguente applicazione di un dazio antidumping pari al 71,9% del prezzo di acquisto del prodotto.
Intervenendo su uno dei sempre più
frequenti casi di applicazione dei dazi antidumping su tubi di acciaio
importati, che coinvolgono molte imprese italiane, i giudici hanno dichiarato
illegittimo l’accertamento della Dogana per assenza di specifici elementi di
prova, in grado di riferire il l’indagine al produttore e alla fornitura
oggetto di contestazione.
Ad avviso della giurisprudenza più recente,
l’indagine svolta si è limitata a fondare la rettifica sull’incrocio di dati
statistici generali. Un’inchiesta 4.0, che però non riesce ad appurare nel
concreto l’origine della merce importata, poiché si riferisce a dati generali,
inerenti tutte le importazioni di tubi di acciaio dalla Cina all’India e
calcolando, in base ad altri dati, il valore complessivo della merce arrivata
in Italia.
I controlli a posteriori avrebbero invece
dovuto tracciare il percorso seguito dai beni prima dell’importazione, attraverso
i codici identificativi della merce e dei container che li trasportavano, al
fine di verificare se la dichiarata origine indiana fosse compatibile con la
necessaria durata dei tempi di lavorazione dei tubi e la loro permanenza in
India.
Un richiamo alla necessità di utilizzare
gli strumenti di intelligenza artificiale, come i dati statistici e i relativi
incroci, come punto di partenza, e non di arrivo, di un accertamento a
posteriori, che deve porre al centro lo specifico caso e deve fondarsi su
riscontri oggettivi e concreti.