L’adeguamento delle navi gasiere al Codice IGC

28/04/2021

L’adeguamento delle navi gasiere al Codice IGC

Rubrica a cura dello Studio Legale Siccardi Bregante & C. - www.siccardibregante.it - studio@siccardibregante.it

Il Maritime Safety Committee (MSC), organismo che si occupa in seno all’IMO di tutte le questioni relative alla sicurezza delle navi, nel maggio 2014 ha adottato la Resolution MSC.370(93) che ha previsto importanti emendamenti a “The International Code of the Construction and Equipment of Ships Carrying Liquefied Gases in Bulk” (IGC Code) la cui disciplina è in vigore, ai sensi del capitolo VII della SOLAS, già dal 1° Luglio 1986.
Gli emendamenti al Codice IGC sono entrati in vigore il 1° Luglio 2016 con lo scopo di fornire uno standard internazionale tecnologicamente aggiornato per il trasporto sicuro alla rinfusa via mare di gas liquefatti e di talune altre sostanze. Alcune disposizioni del Codice IGC sono programmatiche, dunque prevedono un adeguamento graduale alla normativa, tra queste le disposizioni del paragrafo 2.2.6 del Codice IGC (“Bordo libero e stabilità”).
Ai sensi del paragrafo 1.1.1. della Resolution MSC.370(93), il Codice IGC si applica a tutte le navi gasiere indipendentemente dalle loro dimensioni, comprese quelle di stazza lorda inferiore a 500 tonnellate, impegnate nel trasporto di gas liquefatti aventi una pressione di vapore superiore a 0,28 MPa (MegaPascal) assoluti alla temperatura di 37,8°C e nel trasporto di altre sostanze che sono elencate nel capitolo 19 della Resolution costruite dopo il 1° Luglio 2016. Invece, alle navi costruite tra il 1° Luglio 1986 ed il 1° Luglio 2016, i rispettivi Stati di bandiera dovranno assicurare l’adeguamento delle navi alla normativa del Codice IGC previgente, cioè quella prevista dalla Resolution MSC.220(82) adottata il giorno 8 Dicembre 2006. 
Tenendo in considerazione le diverse tipologie di prodotti e i rischi specifici derivanti dal trasporto di tali sostanze, il Codice IGC prescrive le norme per la progettazione e la costruzione delle navi gasiere e indica le dotazioni necessarie a bordo (ad es. sulle navi che trasportano prodotti infiammabili e/o tossici è necessario un adeguato impianto antincendio oppure l’installazione di un impianto per la ventilazione artificiale delle zone di carico allo scopo di evitare l'accumulo di vapori infiammabili e/o tossici).
Tutte le navi soggette alla disciplina devono essere progettate e certificate secondo gli standard previsti dalla scala di rischio del Codice IGC derivanti dal trasporto di un determinato tipo di prodotto. In particolare, il più alto livello di sicurezza è garantito dalle navi di tipo “1G” destinate al trasporto di sostanze che richiedono le massime misure preventive per impedirne la fuoriuscita dalle cisterne (ad es. per il trasporto di biossido di zolfo, di bromuro di metile o di cloro). Di conseguenza, le cisterne di carico di una nave di tipo “1G” devono essere situate alla massima distanza prescritta verso l'interno del fasciame. Oltre a questo tipo, esistono le navi gasiere “2G” che sono di lunghezza superiore ai 150 metri e sono destinate, ad esempio, al trasporto di metano, del butano o del propano o le “2PG” che si differenziano dalle “2G” per dimensioni, essendo inferiori ai 150 metri di lunghezza e per il fatto che i prodotti vengano trasportati in cisterne indipendenti di tipo C (le caratteristiche tecniche sono descritte nel paragrafo 4.23 della Resolution). Da ultimo, le “3G” che sono destinate a trasportare i prodotti che richiedono moderate misure di sicurezza (es. per l’azoto e l’anidride carbonica). Se una nave è destinata a trasportare più di uno dei prodotti elencati nel capitolo 19, lo standard di sicurezza relativo al tipo di nave deve corrispondere a quello prescritto per il prodotto che ha il requisito più severo.
I gas sono trasportati via mare allo stato liquido per il notevole rapporto che esiste, a parità di peso, tra il volume del gas e quello del liquido corrispondente. Il gas viene trasportato dopo un processo di trattamento che avviene in tre modi differenti ma accomunati dall’obiettivo di portare il gas allo stato liquido: trasporto di gas totalmente pressurizzato, in cui il gas è liquefatto a temperatura ambiente agendo con elevate pressioni; trasporto di gas totalmente refrigerato (in condizione criogenica), in cui il gas è portato alla sua temperatura di ebollizione e quindi liquefatto alla pressione atmosferica; trasporto di gas semi-pressurizzato, una via di mezzo tra i suddetti. I rischi del trasporto in condizioni criogeniche, sotto pressione o mista sono contemplati e disciplinati nel capitolo 7 del Codice.
Entro il 1° Luglio 2021, tutte le navi soggette al Codice IGC che ancora non si fossero adeguate alle prescrizioni previste in materia (paragrafo 2.2.6 Codice IGC) devono essere dotate di un dispositivo per il controllo della stabilità (esistono appositi software) in grado di verificare la conformità ai requisiti di stabilità a scafo integro e con falla della nave, che deve essere approvato dallo Stato di bandiera in base agli standard di prestazione raccomandati dal corpo normativo internazionale. Ci si riferisce alla parte B, capitolo 4, del Codice Internazionale sulla Stabilità a Nave Integra del 2008 e successive modifiche, alle Linee guida per l'Approvazione degli Strumenti di Stabilità (MSC.1 / Circ. 1229) sezione 4 e successive modifiche ed agli standard tecnici definiti nella parte 1 delle Linee guida per la verifica dei requisiti di stabilità in condizioni di avaria delle navi cisterna (MSC.1 / Circ. 1461).
Ai sensi del paragrafo 2.2.7, per alcune tipologie di nave, lo Stato di bandiera può derogare ai requisiti del paragrafo 2.2.6, a condizione che le procedure impiegate per la verifica della stabilità della nave mantengano lo stesso standard di sicurezza. A titolo di esempio, la deroga è prevista per le navi che vengano caricate secondo una programma pre-approvato di condizioni di carico oppure per quelle navi in cui la verifica della stabilità è effettuata da remoto con uno strumento autorizzato dallo Stato di bandiera. Tali operazioni devono essere debitamente annotate sul Certificato di Idoneità internazionale della nave. 
Nel Preambolo del Codice si legge che esso debba essere necessariamente sviluppato e aggiornato sulla base di solidi principi di architettura e ingegneria navale e in relazione alla migliore comprensione disponibile dei rischio derivanti dai vari prodotti trasportati ed viene segnalato, inoltre, che la tecnologia di progettazione delle navi gasiere è in rapida evoluzione e il Codice è ideato per seguire tale sviluppo. Pertanto, viene periodicamente aggiornato, tenendo conto soprattutto dell'esperienza acquisita e degli sviluppi tecnologici.



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