IMO: le azioni da intraprendere per far fronte all'aumento dei casi di pirateria nel Golfo di Guinea
26/02/2021
Rubrica a cura dello Studio Legale Siccardi Bregante & C. - www.siccardibregante.it - studio@siccardibregante.it
Tramite la Lettera Circolare n. 4382 inviata a tutti
gli Stati aderenti all’IMO e pubblicata in data 10.2.2021 il Segretario
Generale dell'IMO, Kitack Lim, ha espresso profonda preoccupazione per
l'escalation del numero e della gravità degli attacchi contro navi ed equipaggi
nella regione del Golfo di Guinea, insistendo sulla necessità che tutte le
parti interessate cooperino per intraprendere le azioni necessarie volte a tutelare
la sicurezza degli equipaggi delle navi che operano nella regione.
L'urgenza della situazione è stata sottolineata dal
recente attacco alla nave portacontainer “Mozart” avvenuto il 23.1.2021, che ha
provocato una vittima ed il rapimento di 15 marittimi.
In generale, secondo il Piracy Reporting Center dell’”International
Maritime Bureau” (si tratta di una divisione speciale della Camera di Commercio
Internazionale – ICC), nel 2020 è stato registrato un incremento del 40% di
rapimenti segnalati nel Golfo di Guinea, come testimoniato dai 130 marittimi rapiti
in 22 diversi episodi che corrispondono ad oltre il 95% dei rapimenti
registrati a livello globale. Preoccupa, inoltre, il fatto che gli attacchi siano
sempre più violenti e si verifichino anche lontano dalla costa, a riprova delle
crescenti capacità organizzative ed operative delle bande di pirati che
agiscono in quell’area.
La lettera circolare del Segretario Generale dell’IMO
richiama e fa proprie le raccomandazioni già espresse nelle scorse settimane
dal Direttore Generale dell’IMB, Michael Howlett, il quale ha sottolineato come
allo stato attuale, per effetto della contemporanea crisi del cambio degli
equipaggi causata dalla pandemia Covid-19, i marittimi siano sottoposti a
pressioni eccezionali e ha invitato tutti gli Stati costieri, istituzioni e
organizzazioni internazionali ad assumersi la responsabilità di garantire la
sicurezza all’interno delle rispettive zone economiche esclusive.
Coerentemente con questo approccio, nella propria
lettera circolare n. 4382 il Segretario Generale dell’IMO ha auspicato un
deciso rafforzamento nell’attività di coordinamento delle iniziative tra le
parti interessate, tra cui l'agevolazione degli incontri con i rappresentanti
dell'industria, dell'”Agenzia per l'Amministrazione Marittima e la Sicurezza
della Nigeria” (NIMASA) e del “Centro di Coordinamento Interregionale per
l'attuazione della Strategia Regionale per la Sicurezza Marittima nell'Africa
Centrale e Occidentale” (ICC).
Il Segretario generale dell’IMO ha inoltre
sottolineato che le navi dovrebbero attenersi alle cd “Best management practices” approvate dall'IMO per l'Africa Occidentale
(BMP-WA) e concepite proprio per evitare, scoraggiare e segnalare gli attacchi
di pirati nel Golfo di Guinea. Le BMP-WA, elaborate in collaborazione con l’”International
Group of P&I Clubs” e con altre associazioni del settore marittimo, poggiano
su cinque principi fondamentali che dovrebbero essere seguiti da tutti gli
armatori che operano nel Golfo di Guinea: (i) la consapevolezza del pericolo;
(ii) la valutazione del rischio; (iii) l’implementazione di misure di
protezione della nave; (iii) la segnalazione immediata dell’attacco; (v) la
cooperazione con gli altri armatori e con le forze armate finalizzata alla
prevenzione degli incidenti ed alla conservazione delle prove relative agli
attacchi subiti.
Alla luce delle attuali minacce alle compagnie di
navigazione che operano nella regione del Golfo di Guinea, l'effettiva
attuazione delle BMP - WA rimane essenziale per assistere armatori e marittimi al
fine di valutare i rischi associati ai viaggi attraverso il Golfo di Guinea e ridurre
le possibili minacce alla loro sicurezza.
Il Segretario Generale Kitack Lim ha anticipato che l'IMO
intende convocare un gruppo di lavoro sulla sicurezza marittima incentrato proprio
sulla situazione del Golfo di Guinea nella prossima sessione del Comitato per
la Sicurezza Marittima (MSC 103), prevista per Maggio 2021. Ciò offrirà agli
Stati membri e alle organizzazioni internazionali l'opportunità di discutere
ulteriori collaborazioni e possibili azioni per affrontare i problemi
esistenti.
Come illustrato dal Segretario Generale, inoltre, l'IMO
continuerà a fornire assistenza tecnica agli Stati membri della regione per
quanto riguarda l'attuazione delle misure di sicurezza marittima: l'Organizzazione
sta attualmente lavorando con il Centro di Coordinamento Interregionale (ICC)
per assistere nell'attuazione del Codice di Condotta di Yaoundé (YCC), un
codice regionale volto a migliorare la sicurezza marittima e affrontare la
pirateria, le rapine a mano armata contro le navi, la pesca illegale e altre
attività marittime illecite.
Il Segretario Generale, infine, ha richiamato
l'attenzione di tutti gli Stati membri sulla Risoluzione dell'Assemblea
A.1069(28) sulla prevenzione e la repressione della pirateria, le rapine a mano
armata contro le navi e le attività marittime illecite nel Golfo di Guinea. La
Risoluzione invita i governi degli Stati membri a considerare di apportare
contributi finanziari al Fondo Fiduciario dell’IMO per la sicurezza marittima
nell’Africa Occidentale e Centrale, finalizzato a sostenere il programma di sviluppo
delle capacità di sicurezza a favore degli Stati costieri del Golfo di Guinea,
ed esorta i governi a cooperare e assistere gli Stati della regione del Golfo
di Guinea nell’opera di miglioramento della governance marittima nelle acque di rispettiva giurisdizione, pur ribadendo il pieno
rispetto della sovranità, dei diritti dello stato costiero, della giurisdizione
e dell'integrità territoriale di tutti gli Stati e le relative disposizioni del
diritto internazionale, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul
Diritto del Mare (UNCLOS).